Fra esse la porta SS. Gervasio e Protasio, detta anche dell'Annunziata, ultimata nel 1255. Delle quattro originali l'unica altra ancora esistente è quella dei Borghi a nord posta all' inizio di via Fillungo.
La porta intitolata ai SS. Gervasio e Protasio è costituita da un unico arco alto otto metri, rinforzato da due torrioni semicilindrici, un tempo merlati come le mura, in pietra arenaria grigia con decorazioni di calcare bianco.
Oltre che dalle due torri laterali e dalle imposte in legno (di cui sono ancora visibili i cardini), la porta era difesa da un ponte levatoio nonché da un antiporto esterno che oltrepassava il fossato.
La particolarità di questo monumento risiede nella possibilità di accedere alla parte più alta dei due torrioni, collegati tra loro da un ampio camminamento che offre un incomparabile panorama sulla città , ma soprattutto permette di riconoscere da una parte la rete viaria interna alla città romana e il decumanus maximus, dall'altra l'ampliamento cinquecentesco fino alle mura che ancora oggi cingono la città .
Il restauro, fortemente voluto dall'Amministrazione Comunale da sempre attenta al recupero e alla valorizzazione dei beni storico artistici della città con la costante collaborazione della soprintendenza del territorio, ha riguardato l'intero complesso architettonico della porta con la ricostruzione delle coperture e dei solai in legno, il consolidamento delle strutture murarie, il restauro conservativo del paramento interno ed esterno in materiali lapidei, e delle residue parti di intonaco decorato esistenti poste sotto le gronde est e ovest.
Il restauro dell'interno della porta ha invece interessato la parete frontale, sulla quale era presente in una cornice lignea corredate da vetro, l'immagine della Vergine col Bambino; la volta che appariva color ocra scuro e il sottarco con porzioni di intonaco.
Le numerose cadute di intonaco dovute a infiltrazioni di acqua piovana lasciavano intravedere tracce di colore al di sotto di strati di intonachino più o meno spesso e strati di coloriture risalenti a interventi di manutenzione succedutesi nel tempo.
I primi saggi di pulitura eseguiti hanno rivelato lapresenza di decorazioni risalenti probabilmente al XVII secoloe di una più complessa composizione accanto alla figura centrale della Vergine.
Si è proceduto pertanto dopo preconsolidamenti diffusi sull'intera superficie, alla rimozione delle scialbature e degli strati più recenti.
A pulitura completata le pareti hanno mostrato nella volta stelle rosse su fondo bianco in discreto stato di conservazione se pure interessato da fenomeni di concrezioni di carbonato di calcio da cui derivava un aspetto opacizzato del colore; sulla parete frontale sono stati scoperti due Santi - probabilmente i Santi Gervasio e Protasio - inginocchiati, due Angeli scopricortina e un frammento di San Giovannino ai piedi della Vergine.
Questa figura e il Bambino, la cui tecnica ad affresco con disegno preparatorio ad incisione testimonia la sua maggiore antichità e la sua preesistenza al resto della scena, sono stati ripuliti da strati di colore neroche ne modificavano lo sfondo e dalle ridipinture che avevano "aggiornato" i lineamenti della Vergine e coperto le nudità del Bambinooltre ad avere modificato la postura delle mani. E' stata quindi eseguita la pulitura definitiva dell'intera superficie ritrovata
Il restauro si è concluso con la stuccatura delle lacune e la ripresa pittorica che ha avuto lo scopo di migliorare la lettura dell'originale attraverso velature di pigmenti minerali intonate sulle piccole mancanze e con stesure di colore neutro intonato alle parti circostanti sulle grandi mancanze.
Il sottarco ha rivelato tracce di colore probabilmente da leggersi come un monumentale monogramma della Madonna.
Il restauro conservativo del paramento interno ed esterno composto da arenaria in pessimo stato di conservazione con vaste zone di "esfoliazione" ed erosione , e da verrucano in buono stato e delle residue parti di intonaco decorato esistenti poste sotto le gronde est e ovest ha anch'esso comportato l' effettuazione di consistenti interventi di consolidamento effettuato con idonee tecniche (pulizia, l'inserimento di barre in acciaio inox ad aderenza maggiorata previa esecuzione di carotaggi di piccole dimensioni e l'iniezione di resine epossidiche ,stuccatura di tutte le lesioni, le fratture, i fuori-quota e le lacune dei paramenti e degli elementi architettonici in materiale lapideo al fine di ridurre al minimo l'azione delle acque di infiltrazione, mediante l'impiego di polvere di pietra della stessa natura di quella su cui si opera, legata con speciali resine prodotte allo scopo, trattamento finale di protezione), e che ne hanno permesso il completo recupero.
Progetto e Direzione lavori: Settore 6 Edilizia Pubblica
Responsabili Soprintendenza restauro Architettonico: Arch. Mario Ferretti
Responsabili Soprintendenza restauro dipinti:Â Dott.ssa Maria Teresa Filiera e Dott.ssa Antonia D'Aniello
Impresa esecutrice restauro architettonica:Â Ditta G.B.A. Costruzioni Lucca
Impresa esecutrice restauro materiale lapideo:Â CO.RE.MA. Pisa
Impresa esecutrice Restauro dipinti:Â Dini Restauri Lucca
Indagini stratigrafiche:Â Dott. Marcello Spampanato
Servizi di igiene ambientali:Â Parenti Lucca