Per Amministrazione Condivisa si intende il modello organizzativo, che attuando il principio costituzionale di sussidiarietà orizzontale (art. 118 co 4 Cost.) consente ai cittadini ed amministrazione di svolgere su un piano paritario attività di interesse generale.

I Patti di collaborazione sono accordi con il quale i cittadini attivi, i proprietari di beni comuni e gli enti pubblici organizzano, in maniera cooperativa e senza scopo di lucro, gli interessi relativi alle utilità generate dal bene comune, programmando e progettando insieme le attività di cura, gestione collaborativa e rigenerazione. Il pdc è sottoscritto dai soggetti singoli, associati o, comunque riuniti in formazioni sociali. Il Patto individua il bene comune, gli obiettivi da raggiungere, l’interesse generale da tutelare, le competenze, le risorse dei sottoscrittori, la durata del Patto e le responsabilità. Rappresentano il principale strumento per l’attuazione dell’Amministrazione Condivisa dei beni comuni.

Riferimenti normativi:

Legge stat. Reg. n. 64 del 26 novembre 2018
L.R.n. 71 del 24/07/2020
Art. 118 co 4 Costituzione
Regolamento comunale sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura dei beni comuni (Deliberazione C.C. n. 38 del 20 aprile 2017)
Art. 3 co 2 Statuto Comunale

Patti di collaborazione

Pagina aggiornata il 25/01/2024

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2

Inserire massimo 200 caratteri